Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale

(nuovo)Partito comunista italiano

Comitato Centrale

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15 aprile 2018

Ai compagni presenti all’assemblea del 15 aprile in v.le Faenza 12/7, Milano



Cari compagni,

il nuovo Partito comunista italiano partecipa senza riserve alla mobilitazione per protestare contro il licenziamento di Luciano Pasetti ed esigere che i padroni del GS Carrefour lo reintegrino nel suo posto di lavoro. Abbiamo chiesto a un compagno del Partito dei CARC di leggervi questo nostro messaggio perché siamo un partito che lavora in tutto il paese nella clandestinità per far avanzare la mobilitazione, l’organizzazione e la coscienza dei lavoratori fino a instaurare il socialismo senza che i padroni possano impedire il nostro lavoro. Proprio per questo siamo con voi anche nella lotta contro il licenziamento senza giusta causa di un lavoratore, per di più un lavoratore che si è da sempre dedicato con passione alla lotta per migliorare le condizioni dei lavoratori e contrastare il potere dei padroni. Sosteniamo con tutte le nostre forze questa lotta.

Il divieto del licenziamento senza giusta causa, inserito nello Statuto dei Lavoratori del 1970, era una delle tante conquiste che i lavoratori italiani avevano strappato ai padroni quando il movimento comunista cosciente e organizzato era forte nel mondo e i padroni avevano paura che anche in Italia si arrivasse a instaurare il socialismo. Ora i padroni stanno abolendo una dopo l’altra quelle conquiste. Approfittano delle debolezza del movimento comunista cosciente e organizzato. Il movimento comunista si è esaurito perché noi comunisti non avevamo una comprensione abbastanza giusta dei metodi da impiegare nella lotta di classe per avanzare fino alla vittoria definitiva dei proletari sui padroni. Per questo un po’ alla volta si è disgregato e corrotto il grande movimento comunista che si era sviluppato a seguito della Rivoluzione d’Ottobre in Russia, della costituzione e delle vittorie dell’Unione Sovietica, della vittoria anche nel nostro paese dei Partigiani guidati dai comunisti sul nazifascismo creatura dei capitalisti e del clero. Ora i padroni si riprendono quello che avevano dovuto cedere. Se fosse ancora in vigore la giusta causa, i padroni del Carrefour non avrebbero licenziato Luciano come non licenzierebbero tanti altri lavoratori. Non ci sarebbe stata la Legge Fornero che ha peggiorato le pensioni e alzato l’età per andare in pensione. I servizi pubblici non sarebbero in decadenza e in via di privatizzazione, non ci sarebbero tanti disoccupati ed emarginati.

Ma noi comunisti abbiamo ricavato le lezioni dalle sconfitte subite e passo dopo passo stiamo riorganizzandoci con una comprensione maggiore delle condizioni in cui si svolge la lotta dei proletari contro il capitalismo, di come bisogna lottare per arrivare a instaurare il socialismo. Il socialismo in sostanza è tre cose: 1. il potere dei lavoratori organizzati invece che del clero e dei capitalisti, 2. la gestione pubblica e pianificata del sistema produttivo come un servizio pubblico, come e meglio del servizio sanitario, del sistema scolastico, della tutela dell’ordine pubblico, della viabilità, della protezione civile, della costruzione e manutenzione delle case e delle infrastrutture e di ogni altro servizio pubblico, 3. la universale e crescente partecipazione della massa della popolazione alle attività umane superiori e alla gestione della vita politica e sociale, senza più segreti politici e militari di alcun genere.

Organizzarci per arrivare a instaurare il socialismo significa anche resistere giorno dopo giorno contro i soprusi dei padroni, come i licenziamenti arbitrari.

Bisogna impedire ai padroni di Carrefour di impedire a Luciano di occupare il suo posto di lavoro. Bisogna rendere loro la vita impossibile finché non avranno ritirato il licenziamento e reintegrato Luciano nel suo posto di lavoro.

Basta con i soprusi. Con le elezioni del 4 marzo i partiti che i padroni preferivano, i partiti di Berlusconi e di Renzi hanno ricevuto una sonora batosta. I voti sono andati a partiti che hanno promesso di abolire la Legge Fornero e il Jobs Act, quindi di ristabilire la Giusta Causa per i licenziamenti. Bisogna fare rispettare con manifestazioni e proteste di piazza il risultato delle elezioni.

Questo è il nostro proposito. Questo esortiamo ognuno di voi a fare. La reintegrazione di Luciano sarà una vittoria di tutti noi e rafforzerà la nostra comune lotta contro i padroni. Ogni vittoria rafforza la lotta generale.

Lottare e vincere. Organizzarsi e unirsi per lottare e vincere. Questo è l’augurio e il proposito del nuovo Partito comunista italiano.

A nome del suo Comitato Centrale e del partito tutto vi saluto e ringrazio chi vi ha letto il nostro saluto.

Il compagno Ulisse, segretario generale